Demonizzare il caffè non basta … ecco pronta l’alternativa:
il caffè di cicoria
conosciuto come “il caffè dei poveri”
quando, durante le Guerre Mondiali,
il vero caffè era un lusso che pochi potevano permettersi.
Questa
bevanda che si ottiene seccando, tostando e macinando la radice,
risale al 1600
e pare si debba ringraziare Napoleone per quest’invenzione.
Ad essa sono attribuite proprietà digestive, depurative e disintossicanti,
diuretiche e rinfrescanti con particolare riferimento alle radici,
che
sarebbero in grado di stimolare l'attività del fegato e dei reni.
La cicoria contiene sali minerali quali il potassio, il calcio e il ferro
e vitamine come la vitamina C, la vitamina B, P e K.
Studi recenti sono riusciti a dimostrare che l'estratto alcolico di
cicoria messo a contatto con i cuori isolati di rospo, provoca una marcata
riduzione dell'ampiezza del ritmo cardiaco, ovvero esercita un'attività bradicardizzante, comparabile a quella della chinidina.
Non è dato però di sapere a quale principio attivo attribuire questa azione,
anche perché si tratta di un'azione nettamente in antitesi con l'effetto
tachicardizzante dei derivati della caffeina. (http://www.eurequa.it/secco.htm)
Se non riusciamo a smettere di consumare un "cibo"
che sappiamo essere dannoso per la nostra salute e per l'ambiente,
ricorriamo a qualche sostituto, almeno fino a quando il nostro corpo,
disintossicato, automaticamente non ne sentirà più la "necessità".
Nessun commento:
Posta un commento