12 marzo 2015

Facciamo un patto, mi disse.

Non immaginavo nemmeno quanto ciò che stava per dire mi avrebbe ispirato.

"La cosa più difficile a questo mondo è evitare di reagire allo stesso modo a stimoli simili. Ti fai del male e ti deprimi. Ogni persona ha un modo di reagire tutto suo, risponde a impulsi che derivano dall'infanzia ..."

A quel punto fece una pausa. Io pendevo dalle sue labbra; non mi aveva mai catturato in quel modo. Rimase in silenzio per un pò e pensai che avesse perso il filo, invece aveva tutto chiaro in testa.

"Questi impulsi ci rendono sempre infelici, perché ci riportano sempre agli stessi punti dai quali siamo già passati, dove troviamo decisioni e impulsi che a loro volta ci riconducono a punti simili a quello di partenza. E cambiare quegli impulsi e le abitudini è quasi impossibile."

Si fermò un'altra volta. Ci guardammo ... Stava per nascere il patto.

"Ecco che cosa ti propongo: permettimi di modificare i miei impulsi rimanendoti accanto. Non giudicarli e non metterli in discussione. Io farò la stessa cosa con te. Ti permetterò di cambiare, di scavare dentro di te, di offrirmi un'altra versione di te stesso; non la giudicherò. Voglio che tu possa essere te stesso, quando sei con me. Voglio che la tua risonanza interiore, quella che ti fa vibrare, corrisponda alla risonanza esterna. Voglio che tu ti senta completo. Che non senta il bisogno di cercare le risposte perché le hai già dentro."

Mi guardò. Mi stava offrendo di mettere fine alle mie sofferenze.

"Ma tutto questo funzionerà solo se facciamo un patto. Se siamo uniti, se ci fidiamo a vicenda, se davvero ci sarà il rispetto imprescindibile affinché l'altro possa modificare i propri impulsi. La sfera che abbiamo intorno ormai ci impedisce di muoverci. Quella sfera è costruita con i nostri impulsi più tenaci. Creare una nuova sfera che ci protegga è difficilissimo ma è l'unico modo per continuare. Ti propongo di creare quella nuova sfera che ci permetta di essere il tuo nuovo tu e il mio nuovo io."


Non siglammo quel patto con un Si, perché avrebbe significato attivare un impulso che entrambi avevamo spesso utilizzato in altre occasioni.
Ci baciammo, stretti in un abbraccio.
Rimanemmo in silenzio e quello stesso giorno ebbe inizio il patto.
Andò come lei aveva previsto e ci permettemmo di cambiare.
Fu qualcosa di epico ....




Albert Espinosa

Nessun commento:

Posta un commento