26 novembre 2011

Lotus Birth, Nati con la Placenta

Il Lotus Birth è una bellissima e logica estensione della nascita naturale: ci invita a rispettare il cosiddetto secondamento, la fase in cui nasce la placenta, e ad onorare quest'ultima quale prima fonte di nutrimento del neo-nato.

"E' necessario imparare ex novo come potrebbe essere una nascita non disturbata dalle consuetudini culturali. Abbiamo bisogno di un punto di riferimento da cui cercare di non deviare eccessivamente, e questo è precisamente il Lotus Birth". (Dott. Michel Odent)
Lotus Birth è il modo più dolce, sensibile e rispettoso per entrare nella vita.
E' la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall'ombelico del bambino.
Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione.
Il contatto prolungato con la placenta permette al bambino di ricevere tutta la quantità del preziosissimo sangue placentare che è presente alla nascita e che la natura ha previsto per la costituzione del sistema immunitario. E' un periodo di transizione in cui il bambino può separarsi dal corpo della madre dolcemente e gradualmente e completare il suo corpo eterico*. Un tempo importante per stabilizzare il sistema respiratorio autonomo e gli altri organi.
Quindi un tempo che rallenta il processo del dopo nascita e porta la consapevolezza dei bisogni del neonato, permettendo che germoglino intimità e integrazione: il vero bonding, i cui benefici effetti accompagnano la famiglia nel corso della vita.

Clair Lotus Day è stata la donna che ha avuto la percezione che il taglio del cordone ombelicale fosse una violenza sul corpo fisico ed eterico del bambino.

Clair, infermiera californiana, aveva il dono particolare di vedere l'aura* delle persone.
Proprio per via di questa sua capacità aveva potuto rendersi conto di come l'aura di chi non aveva subito il taglio del cordone fosse vibrante e integra. Iniziò quindi a porsi delle domande sull'effettiva necessità di recidere di routine il cordone ombelicale e, quando rimase incinta, ebbe la ferma convinzione che non lo avrebbe fatto per suo figlio: era il 1974.

Da allora la modalità di non recidere il cordone, che prende il nome da Clair Lotus, è stata sostenuta strenuamente dalla visione saggia di Jeannine Parvati Baker negli Stati Uniti e da Shivam Rachana in Australia.
Rachana è anche autrice dell’unico libro pubblicato su questa nascita: Lotus Birth: il parto integrale- nati con …la placenta
Con questa pratica dolce, dal '74 a oggi, sono nati moltissimi bambini, sia in casa che in ospedale, in acqua e non, con parto naturale e anche con parto cesareo.

I BENEFICI 

  • Trasfusione placentare completa (circa 160 ml = 1200 ml in un adulto)
  • Minor incidenza di anemia per via del maggior apporto di ferro
  • Maggior quantità di cellule staminali
  • Minor necessità di trasfusioni per i prematuri
  • Maggior apporto di nutrienti, vitamine, minerali
  • Minor incidenza di sindrome da stress respiratorio-soprattutto per i prematuri
  • Minor possibilità di danni cerebrali
  • Minor possibilità di danni agli organi
  • Maggior apporto di anticorpi materni
  • Migliori funzioni renali
  • Migliori risultati di successo nell'allattamento
  • Si evitano le infezioni del cordone/ombelico
  • Guarigione dell'ombelico più rapida
  • Si evita il tetano neonatale (ancora molto presente nel Terzo Mondo)
  • Si concede al neonato il tempo ottimale per stabilire il proprio regime respiratorio
  • Fegato e reni sono supportati per smaltire le tossine dovute alla nascita
  • Imprinting positivi ottimali
  • Integrazione dell'esperienza di nascita e del periodo appena successivo
  • Maggior facilità al bonding famigliare
  • Riduzione dei rischi di emorragia post-partum per la madre
  • Riduzione drastica della depressione post-partum
  • Rispetto del primo diritto dell'essere umano di essere donatore consenziente
  • Rispetto del diritto della salute



  • La placenta è un'organo stupefacente che si forma durante le prime dieci settimane e si completa entro il terzo mese di gravidanza. E' lo stesso materiale genetico che, suddividendosi dopo la fecondazione, da una parte diventa bambino e dall'altro placenta.
    Quindi bambino e placenta sono formati dalle stesse cellule, hanno lo stesso DNA e, pertanto, condividono un'unica risonanza.

    Nell' utero, la placenta svolge le funzioni di polmoni, reni, fegato, apparato digerente, ghiandola endocrina e pelle. Il sangue affluisce a questi organi in forma minima fino a quando il bambino compie il primo respiro: sino ad allora, placenta e bambino sono una cosa sola.

    E' grazie alla placenta che il bambino nell' utero si sviluppa e cresce.
    Che riceve gli ormoni di cui necessita.
    Che respira.
    Che le due circolazioni del sangue, quella materna e quella fetale, si mantengono separate.
    E' sempre grazie alla placenta che il bambino sviluppa il primo contatto tattile e la prima relazione empatica.


    Scegliere questa nascita implica una presa di responsabilità nei confronti di se stessi e del piccolo essere che si vuole dare alla luce.
    Significa fare una scelta consapevole, ecologica e spirituale in sintonia con il proprio stile di vita e con i propri pensieri.






    5 commenti:

    1. io però ho ancora notevoli difficoltà a capire quale sia la differenza -in termini di benefici- tra un lotus e un taglio posticipato (anche di molto) del cordone.. puoi aiutarmi?

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    2. Nascere secondo Natura credo sia il principale obiettivo della nascita Lotus, rispettando i tempi del bambino mentre la placenta continua a fornirgli le energie vitali che egli manterrà per tutta la sua vita, un voler assecondare Madre Natura nella sua immensa perfezione e saggezza.
      La placenta l ha accompagnato per 9 mesi, nutrendolo non solo in senso fisico ed è come se il parto prevedesse due nascite: quella del bambino e quella della placenta.
      Mentre, ritardare il clampaggio anche di pochi minuti (di solito il sangue nel cordone cessa di pulsare entro 3) gli assicura per lo meno riserve di ferro sufficienti per un tot di mesi ( mi pare siano 6 ma vado a memoria).
      L’ OMS ad esempio, consiglia il taglio del cordone dopo che è uscita la placenta.
      Il sangue che fluisce nel cordone ombelicale dei nostri figli è ricco di staminali ed è per questo che dovremmo chiederci se ha più senso donarlo, magari conservarlo per un eventuale futuro o lasciare che la Natura faccia il suo corso e che lui ne benefici totalmente.

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    3. c'è una lettura molto bella che puoi scaricare gratuitamente http://www.bambininuovi.com/download/Ebook/Una_nascita_armoniosa.pdf
      spero di aver risposto alla tua domanda e non di essermi dilungata troppo (non ho come vedi il dono della sintesi) e se dovessi fare un parto Lotus e ti andasse di raccontarmelo (non ho esperienze dirette purtroppo) ne sarei lietissima!!
      un abbraccio!

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    4. Da mamma di due bimbi nati Lotus, posso solo dire che non riesco ad immaginare nessun altro tipo di nascita. I bimbi Lotus nascono due volte e la seconda volta, quella in cui lasciano andare la loro compagna placenta, coincide con lo sbocciare di una primordiale consapevolezza in loro. Ti guardano e ti dicono con lo sguardo. ok, babbo e mamma, ora sono nelle vostre mani, ora comincia il nostro viaggio...sono pronto e mi fido di voi! <3

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      1. Ciao ValeVico, grazie per essere passata e aver lasciato questa preziosa testimonianza!

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