18 febbraio 2012

Avvolgerlo nelle Mussoline di cotone

L’abitudine di fasciare il neonato è vecchia tanto quanto l’uomo. L’evidenza più remota di questa pratica risale al 4000 a.c. all’epoca della migrazione delle popolazioni dell’Asia centrale. Gli antichi greci e romani usavano fasciare i loro neonati e ci sono anche riferimenti biblici a proposito di tale pratica.


Madri di tutto il mondo, da generazioni, sanno che i neonati si calmano quando vengono avvolti in un panno e mentre questo fatto è stato evidente a migliaia di mamme in tutto il mondo, al giorno d’oggi ci dobbiamo affidare alla scienza per farci dire che fasciare il il bambino è una delle pratiche più gentili ed efficaci sia per le mamme che per i loro bambini.
Nel 2002, nel Giornale Medico di Pediatria, venne pubblicato un articolo nel quale si spiegava perché i bambini che vengono fasciati dormano meglio dal momento che non vengono svegliati durante la notte da movimenti spontanei (chiamati movimenti di riflesso). Nello stesso anno, il Giornale di Fisiologia Applicata riportò che i neonati che dormono fasciati rimangono in una fase REM (che rappresenta il sonno più ristoratore e profondo) più a lungo di quelli che non vengono fasciati. Evidenze sempre più numerose stanno dimostrando che ogni anno la pratica della fasciatura può indirettamente prevenire la sindrome di morte improvvisa del lattante.

Sia per il neonato che per la mamma la fasciatura ricrea la sensazione familiare dell’utero materno, confortevole e rassicurante. L’uso di un materiala naturale come la mussolina di cotone ne acquisce le caratteristiche. Originaria del Bangladesh del Medio Evo, la mussolina è un materiale tessuto finemente che permette la respirazione della pelle. Nonostante sia molto delicato è un tessuto duraturo, versatile, ideale per la fasciatura del neonato, il quale può essere avvolto senza sentirsi costretto.
Essendo così leggera la mussolina di cotone permette all’aria di circolare attorno al corpo del neonato mantenendo una sensazione di comodità e calore senza la preoccupazione che il bimbo possa surriscaldarsi. La mussolina di cotone è un tessuto resistente a ripetuti lavaggi e con l’uso diventa anche più morbida.
Naturalmente, l’evidenza scientifica non può sostituirsi all’esperienza di milioni di mamme nel mondo attraverso innumerevoli generazioni. L’avvolgere il neonato nella fibra di mussolina è il gesto più amorevole e delicato che una mamma possa compiere per il suo piccolo.

Come avvolgere il tuo bambino
La tecnica base di fasciatura


Stendete la mussolina sul tavolo in maniera romboidale. Piegate il lembo superiore per poter formare un triangolo. Appoggiate il neonato al centro della parte piegata con la testa proprio sopra la piegatura. Assicuratevi che le spalle del vostro bambino siano al di sotto della piegatura.
  1. Piegate delicatamente il braccio del vostro bambino e mettetelo a contatto col corpo. Con il lembo sinistro della mussolina avvolgete il braccio e fatelo passare sopra il petto. Assicuratevi che il braccio sia ben posizionato sotto il tessuto. Fermare il lembo sotto il corpo del neonato.
  2. Piegate il lembo inferiore della mussolina facendo in modo di coprire i piedi del vostro bambino.
  3. In ultimo, posizionate il braccio sinistro leggermente piegato e appoggiato al suo corpo. Col lembo destro avvolgetelo. Fermate il lembo sotto il corpo del bambino per mantenere una presa sicura.
Storia della mussolina di cotone
La mussolina di cotone è un tessuto vecchio come il mondo. Veniva già utilizzata 7000 anni fa dagli indù e anche gli egiziani la usavano per fasciare sia i loro neonati che i loro defunti. Adornava le tuniche degli antichi greci e romani. Costituiva l’elemento d’abbigliamento della plebe medievale ma in seguito venne anche utilizzata per i guarnire gli elaborati sottogonna delle donne del seicento francese. La storia della mussolina rappresenta la storia della civilizzazione.
La mussolina ha sempre protetto sia dal freddo che dal caldo fasciando neonati di ogni continente in ogni epoca. Ha coperto le spalle dei savi e degli anziani in qualsiasi parte del globo. È un tessuto che ci unisce attraverso tempo, luoghi e culture.
La mussolina è il tessuto più puro, più delicato e, a parere nostro, il più perfetto che possa esistere per fasciare i nostri neonati, durevole ma delicata, morbida ma forte, traspirante e confortevole. 

 (Tratto da Natura BioAllegra)


La mia personale opinione:
 amo la Motilità nel bambino, da subito (e forse con i miei figli l' ho amata talmente tanto che per questo ora, a volte, desidero la loro immbobilità fisica e verbale, almeno per qualche minuto al giorno)
 ma mi piace l' idea che mio figlio, nei suoi primi momenti fuori dal mio grembo, ritrovi questa sensazione di protezione e avvolgimento.
Aggiungerei però,
fasciati si, ma tenuti fra le proprie braccia e magari non soli soletti nella culla/lettino ma nel "calore" e nel conforto che di notte, solo il lettone di mamma e papà sa dare.

4 commenti:

  1. Ciao! come ti dicevo sono interessata all'argomento perchè devo fare un lavoro di ricerca proprio sulla tradizione della fasciatura dei neonati.
    Sto raccogliendo materiale, ma mi manca l'applicazione pratica (però forse ho trovato una mamma che ha fasciato il suo bimbo da "intervistare"!)
    Tu hai fasciato i tuoi bimbi? Dal tuo commento finale mi sembra di capire di no, giusto?
    io ho solo tenuto tanto in fascia il mio (ma nel senso della fascia lunga x portarlo) e non riesco ancora a farmi un'idea sull'argomento, anche perchè ad esempio l'antroposofia ne è fortissimamente promotore (ed io ho gran rispetto per steiner&c), eppure i miei dubbi sulla bontà della pratica restano...
    che ne pensi?

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    1. Ciao MariaAntonietta, hai capito bene, io non li ho fasciati. Ho scoperto questa pratica con la nascita di Felipe, il mio secondo figlio: hanno provveduto a fasciarlo in patologia neonatale nei primi giorni della sua permanenza in ospedale :( e in forzata assenza della sua mamma l ho trovata una cosa coccolosa. Poi portato a casa non l' ho più presa in considerazione e anch’ io ho adottato la fascia ma solo per portarlo.
      Anche a me risuona molto la pedagogia steineriana e potrebbe bastarmi solo questo per sostenere la pratica della fasciatura ;-)
      In ogni caso ti dirò che se tornassi indietro mio figlio lo fascerei subito, ma solo nei primi “giorni”, anche per staccarlo gradualmente dalle sensazioni che lo accompagnavano quando stava dentro di me, poi, essendo una forte sostenitrice della libertà gli lascerei ”campo libero”.
      Non saprei nemmeno a chi indirizzarti per l’ applicazione pratica …
      I tuoi dubbi quali sono?

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  2. I miei dubbi riguardano proprio l'equlibrio tra contenere e lasciare libero...ma direi che con la tua risposta mi hai dato già un buon punto di vista: contenere nei primissimi giorni e poi libertà.
    Il punto è che ho da una parte l'esperienza di mio suocero (nato 70 e passa anni fa in alta montagna), fasciatissimo da piccolo, che ricorda ancora con fastidio quelle sensazioni, e che anzi quando mi vede fasciare il mio bimbo x portarlo, ancora prova disagio, e dall'altra le letture antroposofiche che invece esaltano il tutto.
    Grazie ancora, ti farò sapere come procede la ricerca. a presto, ciao!

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  3. Anche qui in pianura usavano fasciare i bimbi, mia mamma mi racconta che lo facevano per poter essere liberi di andare nei campi a lavorare ... ecco, diciamo che a quel tempo assumeva un significato decisamente diverso.
    Fammi sapere!

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